Mancano ormai pochi giorni a quello che sarà un Natale senza precedenti, al termine di un anno che ci ha messi tutti a dura prova. Siamo forse un po’ stanchi, affaticati, ma con una grande voglia di riabbracciarci, di rivederci, di trovarci insieme, senza paura: di stare di nuovo più vicini, davvero.

Mi tornano in mente alcune immagini

In questi ultimi giorni di un anno così complicato, mi tornano alla mente le tante immagini e parole di questo 2020: le piazze vuote, le forti parole di papa Francesco, le lunghe file davanti alla mensa, i tanti volti nuovi venuti in Antoniano a chiedere sostegno. Ma non siamo mai stati soli, in questo tempo mi sono sentito ancora di più parte di una grande famiglia e ho capito quanto questo sia insostituibile.

E non è proprio questo il senso più profondo del Natale?

Cos’è il Natale?

Il Natale è casa, è il calore di una famiglia con cui stare. È il pane condiviso e spezzato con chi non ce l’ha. Un tratto di strada percorso insieme, con chi è solo e affaticato. Il Natale è una sosta per ritrovare gli sguardi di chi abbiamo amato, gli occhi che ci hanno dato sicurezza, le mani e le braccia di chi ci ha fatto sentire a casa. Il coraggio di riconoscere che da soli non ce la facciamo. Il cuore per accorgermi e fare qualcosa, anche piccola, per chi è povero.

Un anno difficile

Non potremo allungare la tavola, ma potremo allargare il nostro cuore. Ti auguro un Natale pieno di serenità, accompagnato da tutto ciò che ne fa un giorno unico e speciale. Sarà un bel Natale!
È stato un anno difficile, ne usciremo migliori, fratelli più di prima. Sono certo che, insieme, sapremo affrontare con entusiasmo e creatività il nuovo, attenti a chi non ha un pasto e ha bisogno di aiuto.