La ripresa dell’attività
Ad oggi ho ripreso la musicoterapia per quasi tutti i bimbi come prima del lockdown e devo dire che rispetto agli anni scorsi c’è da parte delle famiglie un gran bisogno e una grande voglia di ricominciare in presenza e di sentirsi in relazione. Voglia di vivere le emozioni non attraverso uno schermo.
Il bello di essere tornati
Per molti bambini, un po’ per l’età perché molto piccoli o per particolari patologie la terapia a distanza è stata davvero faticosa. Molti piccoli sono tornati e non mostrano di aver paura e di avere ansie nei confronti del virus nonostante se ne parli in continuazione in tv e non solo, loro li vedo molto sereni, tranquilli anzi è quasi un divertimento quello di lavarsi spesso le mani con il gel disinfettante e poi si annusano le mani come dico io: “all’eau de alcool!”. Si comportano molto bene, alcuni fanno fatica a concepire la distanza da mantenere ma avendo il camice mi lascio abbracciare perché è giusto così.
Ritrovare persone care dopo tanto tempo
Molti mi hanno portato le canzoni dell’estate e non vedevano l’ora di raccontarmi quale fosse la loro preferita. La più gettonata è stata Karaoke oltre perché è molto ritmata e ballabile anche perché loro hanno colto in quelle parole la situazione che stavano vivendo, infatti alcuni mi hanno raccontato di aver dovuto rinunciare alla baby dance o non si potevano fare alcune cose. E’ come se con le parole di questa canzone avessero fatto un confronto con l’estate prima. Allora con molti ci abbiamo lavorato e nel nostro piccolo l’abbiamo ballata e cantata utilizzando come strumenti le percussioni.
Il significato della musica
Un’altra cosa molto bella sono i due gruppi misti di musicoterapia (da adolescenti ad adulti, insieme alla mia collega Marinella Maggiori) che facciamo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. Con questi gruppi lavoriamo molto sul significato della musica nella vita di ognuno di loro, infatti a ogni incontro chi vuole può portare una canzone da cantare da solo o in gruppo, da ballare o da interpretare come meglio crede. È bello perché si sentono proprio un gruppo, quando abbiamo ripreso si sono cercati e interessati gli uni agli altri.