Entra nelle mense di Operazione Pane

Ti racconto di Graziella

Entra nelle mense di Operazione Pane

Ti racconto di Graziella

Graziella è una signora molto dolce. Indossa sempre un cappotto nero molto più grande di lei e degli occhiali spessi che le cascano sul naso.

Alcuni anni fa Graziella è stata colpita da una grave malattia, che è peggiorata tanto, fino a renderla invalida.

Le cure mediche, le bollette e la spesa erano diventate impossibili da affrontare con la sola pensione.

Il supporto della mensa di Torino

Arrivata alla mensa di Torino in cerca di supporto, Graziella ha trovato molto di più: un posto in cui sentirsi a casa, un riparo dal freddo, un pasto caldo da mangiare in compagnia.

Ora Graziella partecipa a tutte le attività della domenica in mensa: fa volontariato, aiuta con l’organizzazione delle feste per gli ospiti, partecipa ai laboratori e alle gite organizzate.

L’incontro con fra Davide

Grazie all’aiuto di fra Davide, che le è sempre stato vicino, si è sentita accolta dopo tanto tempo, anche nei momenti più difficili: quando i soldi della pensione non bastano per permettersi un pasto caldo tutti i giorni, quando la malattia si fa più difficile da affrontare, quando un riparo dal freddo è tutto ciò che conta davvero.

Nella mensa di Torino Graziella si sente finalmente a casa, ha ritrovato la serenità e il supporto che le mancavano.

La mensa e centro d’ascolto S.Antonio di Torino è una delle 25 mense di Operazione Pane in Italia e nel mondo che tutti i giorni accoglie chi ha più bisogno di aiuto e di un riapro dal freddo.

Un pasto e un incontro che cambia la giornata

Con l’arrivo dell’inverno, quando il freddo diventa insopportabile, tante più persone si rivolgono alle mense di Operazione Pane. Chiedono aiuto per cose semplici: un riparo, una coperta per scaldarsi un po’, un pasto caldo e nutriente (spesso l’unico pasto di tutta la giornata).

Tra gli ospiti della mensa ci sono persone senza fissa dimora, anziani soli, genitori in difficoltà che si aiutano mangiando qui o con le ceste con un po’ di spesa per la famiglia.

Ognuno di loro, come Graziella, porta con sé non solo il freddo della strada, ma una storia di solitudine, di viaggi infiniti in cerca di un futuro diverso, di porte chiuse.

Per tutte queste persone una mensa non è più solo un luogo in cui consumare un pasto: è una casa che accoglie, piena di persone capaci di vedere il loro dolore e la loro umanità regalando sorrisi, abbracci e incontri che cambiano la giornata, che cambiano la vita.

Se anche tu vuoi aiutare con un pasto caldo chi come Graziella bussa alla nostra della mensa in cerca di aiuto clicca sul bottone qui sotto e scopri come fare