La tua gentilezza è una cura per tutti
La riscoperta del valore di essere gentili, per sé e per gli altri.La tua gentilezza è una cura per tutti
La riscoperta del valore di essere gentili, per sé e per gli altri.La fretta. Il lavoro. Tante cose da fare. Gli obiettivi. I figli. I nipoti. Le circostanze, il poco tempo a disposizione spesso ci rendono meno propensi e attenti all’altro. A volte anche meno gentili.
Perchè ci dimentichiamo di essere gentili?
Ci si dimentica di praticare la gentilezza per diversi motivi: l’impazienza; la voglia di ottenere tutto e subito senza voler aspettare; la mancanza di attenzione verso l’altro e verso gli effetti delle nostre azioni su chi ci circonda; l’inflessibilità, non siamo sempre bendisposti a cambiare idea o a considerare di poterlo fare.
Perchè non provarci?
In questo periodo, ci accorgiamo che i legami con gli altri ci sono mancati di più, così riscopriamo il valore della gentilezza. Anche il mondo virtuale, pieno di parole e contenuti che spesso non riusciamo ad abitare profondamente per la mole di notizie che scorre sui nostri tablet o smartphone, si riempie di parole diverse: quelle gentili, aperte, piene di umanità. Si tende ad abbandonare i toni aggressivi e agguerriti dei commenti sulle notizie.
L’importanza del linguaggio che usiamo
In questo senso, un’importante iniziativa è quella di Parole Ostili, nata a Trieste, che ha l’obiettivo di responsabilizzare ed educare gli utenti della rete a scegliere forme di comunicazione non ostile (puoi guardare l’iniziativa su paroleostili.it) e ci fa capire quanto il linguaggio che usiamo è importante nella pratica della gentilezza per dare attenzione all’ascolto attivo e al dialogo.
Frederick William Faber un teologo e scrittore inglese, diceva “Un solo atto di gentilezza mette le radici in tutte le direzioni e le radici nascono e fanno nuovi alberi”. (F. W. Faber, On Kindness in General -Spiritual Conferences, 1860).
Questo pensiero mette subito a fuoco un tema importante: la gentilezza e il gesto gentile sono degli esempi, si propagano in tutte le direzioni e fanno nascere nuova gentilezza tra le persone.
La bellezza delle parole gentili
Le parole gentili fanno nascere nuove conversazioni più belle e più buone, anche sui social, dove le parole si accavallano e si mischiano. Nell’enciclica “Fratelli tutti”, il Papa definisce un miracolo incontrare chi fa pratica di gentilezza per il potere trasformativo di ogni relazione, è una riflessione ricca e profonda che ci fa capire che proprio quel gesto, di apertura, di sollecitudine verso l’altro è una vera rivoluzione.
«La gentilezza – scrive il Papa – è una liberazione dalla crudeltà che a volte penetra le relazioni umane, dall’ansietà che non ci lascia pensare agli altri, dall’urgenza distratta che ignora che anche gli altri hanno diritto a essere felici». Si è gentili nella misura in cui si è umani. Chi pratica la gentilezza dimostra di accettare l’altro. Non si lascia determinare dalle emozioni istintive dai pensieri, ma dal senso della vita, dal Vangelo di Gesù per essere sempre per l’altro.