Piero e il sogno della cucina: quando la passione trova la sua strada

La passione per la cucina

Piero ha 20 anni e quando parla di cucina gli brillano gli occhi. Ogni parola che pronuncia è intrisa di passione, di scoperta, di un desiderio insaziabile di imparare e crescere.

Oggi sa qual è la sua strada, ma fino a poco tempo fa, come tanti giovani della sua età, si sentiva smarrito, senza una direzione chiara.

Non sapevo cosa fare” racconta Piero. “Avevo studiato disegno grafico e comunicazione, avevo lavorato come lavapiatti in un ristorante, ma non ero felice.

Dal sogno alla formazione per giovani cuochi

Fino a quando, un giorno, è arrivata una chiamata che ha cambiato il corso degli eventi. Mena, referente del Settore Orientamento, Formazione e Accompagnamento al lavoro di Antoniano, lo ha contattato per proporgli un’opportunità di formazione dedicata ai giovani aspiranti cuochi che gli avrebbe permesso di esplorare il mondo della cucina e, forse, scoprire cosa davvero volesse fare: si trattava del programma di Fondazione Barilla, “Saranno Cuochi”.

Quella proposta di Mena è stata il punto di svolta per Piero, l’inizio di un percorso che gli ha permesso di immergersi nella cucina, imparare dai migliori e mettersi alla prova per capire se quella strada fosse davvero la sua.

Non conosceva nessuno, aveva tante domande e dubbi. Ma chi non le ha quando inizia una nuova esperienza. “Eravamo un gruppo di ragazzi accomunati dalla stessa passione, venivamo da tutto il mondo: Brasile, Tunisia, Colombia, Perù… e in pochi giorni siamo diventati una famiglia. Ogni mattina prendevamo il caffè insieme, e ancora oggi siamo in contatto.”

Il percorso di formazione

A guidarli in questo percorso sono stati chef straordinari, ciascuno con la propria visione, ma tutti accomunati da una luce negli occhi che Piero non dimentica. Una luce che rivede ogni volta che parla delle tecniche e delle ricette che ha imparato.

“Un bravo cuoco deve avere disciplina, passione, preparazione e tranquillità” racconta Piero. “Ho imparato a non sprecare, a prendermi cura delle materie prime, ad essere consapevole in cucina. Ho anche incontrato l’incaricato della Guida Michelin, che mi ha spiegato come cambia il sapore di un piatto in base alle combinazioni degli ingredienti.”

Ogni giorno per Piero è stato una nuova scoperta. Tecniche, sapori, abbinamenti inaspettati.

Il viaggio nel mondo della cucina e il momento più bello

Alla domanda quale è stato il momento più bello di questa esperienza, Piero risponde senza nessuna esitazione: “Vedere le persone assaggiare i miei piatti e dire: ‘Ne voglio ancora!’”.

Eppure, questo non è stato solo un viaggio nel mondo della cucina. È stata l’occasione per conoscere se stesso. Fino a quel momento, Piero non aveva idea di cosa volesse fare. Oggi sa che vuole cucinare, imparare tutto quello che c’è da sapere. E un giorno, magari aprire il suo ristorante.

Un consiglio per i giovani in cerca della loro strada

Se potesse dare un consiglio a chi, come lui, si sente smarrito, sarebbe chiaro e diretto: “Fai quello che ami. Lascia perdere ciò che non ti fa stare bene. Se trovi qualcosa che ti appassiona, seguila. Non cercare di piacere agli altri, segui ciò che ti rende felice. Perché quando fai quello che ami, vuoi sempre fare di più.”

Negli ultimi mesi, Piero ha messo alla prova le sue capacità in vari contesti: ha lavorato nel reparto gastronomia di un grande supermercato e, per qualche mese, si è trasferito in Puglia per lavorare in un ristorante rinomato. Ogni esperienza gli ha dato nuovi strumenti per conoscere meglio se stesso e il mondo della cucina.

Oggi Piero è in attesa di risposte, ma se gli chiedi cosa vorrà fare in futuro non ha dubbi.