Per la nostra casa di Baricella cerchiamo…
una coppia di familiari o amici che abbiano il desiderio di vivere una esperienza di convivenza a titolo volontario nel ruolo di tutor con altre due famiglie accolte nel progetto “Housing Led” di Antoniano, in collaborazione con i servizi sociali del territorio della Pianura Est di Bologna.
L’Housing Led è un progetto di accoglienza temporanea in cohousing che offre una casa a persone in difficoltà, accompagnandole in un percorso di autonomia con il supporto di un’équipe multidisciplinare. Non si tratta solo della disponibilità di un alloggio a titolo gratuito, ma di un sostegno concreto e su misura seguito da un’equipe di professionisti che affiancano le persone nella ricerca di un lavoro, nella gestione della vita domestica e nella costruzione di nuove opportunità all’interno del contesto in cui vivono. L’obiettivo è offrire un ambiente accogliente in cui ripartire, per poi proseguire con sicurezza e indipendenza il proprio cammino.
Dove?
Il progetto ha sede nel comune di Baricella presso una splendida villa di proprietà dell’Antoniano pensata per offrire un’accoglienza serena e inclusiva. Al suo interno, nella struttura centrale, ciascuna nella propria stanza, alloggiano tre famiglie tra cui la coppia di tutor, mentre una piccola dependance ospita il custode che si occupa anche della cura degli spazi verdi.
La villa, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, permette ai tutor di avere una unità abitativa personale ma allo stesso tempo richiede la disponibilità a vivere un’esperienza di condivisione autentica. La quotidianità si sviluppa in un contesto di convivenza, dove gli spazi comuni – come la cucina, la sala comune e il grande giardino – sono pensati per essere utilizzati insieme alle due famiglie e al custode. Anche i servizi, come la lavanderia e gli ambienti al seminterrato destinati a diventare una ludoteca, sono condivisi, favorendo un’atmosfera di collaborazione e scambio, elementi essenziali per la buona riuscita del progetto.
Quali compiti hanno i tutor?
Ai tutor viene chiesto di svolgere un compito di aiuto e di supporto ai nuclei presenti, in funzione delle risorse e delle competenze che ciascuno è in grado di condividere. Le famiglie ospitate che solitamente vivono una condizione di disagio e vulnerabilità, spesso sono originari di paesi terzi e alle volte hanno già beneficiato di percorsi di accoglienza legati alla richiesta di protezione internazionale.
Il percorso delle famiglie in Antoniano è seguito costantemente dalla nostra équipe socioeducativa che si reca in struttura tutte le settimane per una visita dell’appartamento e per svolgere dei colloqui con i nuclei.
Nello specifico alla coppia di tutor viene richiesto:
- Supporto nel favorire la socializzazione e l’attivazione di reti relazionali a favore delle famiglie ospitate;
- Supporto nel percorso di autonomia personale e relazionale;
- Supporto nell’apprendimento della lingua italiana, valorizzando i momenti conviviali e informali in casa;
- Monitoraggio della convivenza tra e con i nuclei beneficiari, promuovendo un clima positivo e rispettoso tra tutti gli abitanti;
- Verifica e confronto con l’équipe di Antoniano per condividere osservazioni e aggiornamenti;
- Favorire l’inclusione sociale e lo scambio culturale, sostenendo opportunità di condivisione.
Tutto questo richiede, in linea con i propri impegni lavorativi e personali, una presenza in struttura con spirito di iniziativa e disponibilità a coinvolgere attivamente le famiglie, mettendo a disposizione le proprie capacità e competenze, sia nella gestione della vita quotidiana che nella realizzazione di attività di inclusione e momenti ricreativi.
Perché?
Le reti familiari e sociali giocano un ruolo fondamentale nella vita di ognuno, offrendo una fonte importantissima di sostegno e di crescita. Costituiscono un canale di riferimento fondamentale per l’integrazione all’interno della società e il raggiungimento dell’autonomia. La famiglia costituisce il punto di riferimento principale nella vita di ogni soggetto, in quanto primo contesto di esperienza di relazioni e di incontro con l’altro. Per questi motivi, la presenza di una famiglia tutor all’interno dell’accoglienza può rivelarsi decisiva per il raggiungimento degli obiettivi del progetto.
Scegliere un’esperienza di vita in cohousing, inoltre, offre l’opportunità di abbracciare uno stile di vita basato sul dialogo e sullo scambio reciproco, in un contesto dove il rapporto umano è una risorsa essenziale. È un’opportunità unica di crescita personale che non offre solo un alloggio gratuito ma anche l’opportunità di vivere in un ambiente accogliente e ben collegato a Bologna, facilitando la mobilità e la partecipazione alla vita del territorio.
Alcune specifiche
Il progetto prevede un comodato d’uso gratuito dalla durata di un anno, rinnovabile.
I tutor non sono mai soli: possono contare su un supporto costante da parte delle operatrici dedicate tramite colloqui periodici sia in struttura che in Antoniano (Bologna), oltre a colloqui al bisogno. È previsto anche un momento di confronto mensile con i tutor delle altre strutture del progetto con la supervisione di uno psicoterapeuta specializzato, oltre a formazioni specifiche iniziali e in itinere per i volontari di Antoniano.
Ai tutor, infine, non è richiesta una presenza H24 in struttura ma di dedicare parte del proprio tempo libero alle famiglie, creando occasioni di abitare collaborativo tra tutti gli abitanti della struttura.
Contatti
Se volete più informazioni o siete interessati, scrivete a housing@antoniano.it